L’incredulità e una negazione del problema sono state le mie prime armi di attacco a questa cosa che improvvisamente arrivava nella mia e in altre vite. Quando sembrava che ancora tutto si potesse tenere sotto controllo e i divieti mi permettevano ancora di muovermi all’interno del comune di residenza ne ho approfittato per trascorrere piu’ tempo nel mio studio a dipingere . Ero felice perchè in quei momenti di confusione e di incertezze potevo trovare un posto dove tutto era come sempre … buttare sulla tela colori mi poteva fare evadere dalla quotidianità semisurreale.
Ma questo è durato solo pochissimi giorni…
Il mio studio è in una frazione del paese dove abito io e nel momento in cui c’è stato l’obbligo di restare a casa , improvvisamente non ho avuto piu’ la possibilità di dipingere. Qualche mese fa avevo fatto il trasloco definitivo di tutte le mie tele, colori etc. e andarli a riprendere era un impresa impossibile.
E ora cosa faccio ? Un senso di IMPOTENZA e un pizzico di RABBIA cominciano ad avere un piccolo sopravvento… ma poi penso alle persone che stanno male e mi dico SONO FORTUNATA …
Comincio a cambiare prospettiva e cerco di capire come utilizzare tutto il tempo che ho a disposizione stando in casa ……ho tanti progetti incompiuti ..mi metto a rielaborarli ….dal dire al fare c’è di mezzo ….la motivazione
Stessa sensazione di impotenza. Stessa voglia di rimettere mano a progetti lasciati incompiuti.
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Ciao! Se guardiamo in faccia le nostre paure si può possiamo cominciare a metterci in gioco. Almeno ci avremo provato e non avremo rimpianti. E quando l’avremo fatto sarà una liberazione. Buttati !🌹
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