Ho visto lacrime , negli occhi sfuggenti , dentro una maschera di carta.
Una voce spezzata che cerca di uscire con tutto il fiato, all’aperto.
La maschera , quella vecchia che molti indossavano si è sgretolata. Quella di qualcuno è scivolata dentro un dirupo di lacrime di dolore, un’altra si è sciolta insieme a lacrime di liberazione , altre frammentate in un puzzle da rimettere in ordine.
Questo tempo sembrato infinito che ci è stato regalato ha smosso , scavato, riordinato.
Ci guarderemo negli occhi con occhi nuovi, non potremo piu’ abbassarli.
Forse quella che ci sembra una gabbia nella quale deve restare il volto , finirà di completare il nostro lavoro iniziato e mai finito.
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