Mi desti alla luce in un campo di grano che illuminava la notte.
La terra si bagno’ del tuo fecondo sangue e rossi papaveri mi inondarono il cuore.
Quel rosso divento’ passione e lacrime e le radici di quell albero rimasero lì ad aspettarmi.
Mi desti alla luce in un campo di grano che illuminava la notte.
La terra si bagno’ del tuo fecondo sangue e rossi papaveri mi inondarono il cuore.
Quel rosso divento’ passione e lacrime e le radici di quell albero rimasero lì ad aspettarmi.
Vanno, vengono, ogni tanto si fermano e ti travolgono come un uragano.
Ti accarezzano a volte, oppure ti stordiscono come se tu fossi ubriaco, ti prendono le viscere e te le attorcigliano come delle corde .
Viverle appieno non è cosa da tutti
Andare su una giostra che gira vorticosamente fa girare la testa e perdere i sensi.
Per scalare le montagne e scendere negli abissi ci vuole allenamento.
Del cuore e dell’anima .
Siamo abituati a categorizzare tutto, inscatolare, chiudere entro confini ben definiti le nostre esperienze, le gioie e i dolori, i ricordi, le perdite, le conquiste, i passaggi ….
E invece la vita ha un suo percorso , non ha calendari, ne date ne cassetti dove poter fermare e mettere dentro il suo inarrestabile divenire.
Quello che possiamo fare è danzare con la sua musica, fluttuare sulle sue onde , finché lei ce lo permetterà. La nostra coscienza ci dirà di fermarci a guardare come degli spettatori ma il nostro cuore ci farà entrare nei suoi meandri nascosti che ci regaleranno felicità.
Seduta ,
assorta nei miei pensieri
tu non mi vedi
o fai finta.
Così vicini
così lontani
l’attimo che si fugge
per non morire.
Non più rimpianti
nel sole che sorge
nelle zolle della terra
nella notte che ti avvolge .
Non più rimpianti nella tua mano
nel mio sorriso
nell’acqua che scorre
nella pioggia che mi bagna .
Non più rimpianti
nel noi
che siamo amore.
Ti guardo e non ti riconosco,
il vento caldo ha scompigliato i miei pensieri.
Mi guardo e mi conosco ancora ,
in questo specchio di mare e di nuvole leggere .
Altro vento sta per arrivare,
un’ aria fresca che profuma di nuovo.
Ed io l’assaporo con i capelli scompigliati dai pensieri.
I tuoi occhi due stelle nella notte e mare limpido di giorno. Labbra rosse di rose profumate . Quanti passi , risa e pianti ci fanno incontrare . Il tuo sorriso mi avvolge e il tuo cuore riscalda la mia anima. Grazie per avermi accompagnato in questo pezzo di strada ..
Abbracci di stelle nella notte tempestosa, luci accese nel buio dell’anima, echi di voci lontane si fanno presente, il dono più bello in questo giorno che muore.
Il suono delle foglie tra il vento, passi di danza nell’ondeggiare del tempo. Scalzi i piedi sull’erba bagnata . Il gesto dell’anima accarezza il mio sorriso.
Mi riprendo ciò che è mio .
Il dolore, le ferite , tutto il tempo che ho perduto.
E ritrovo le mie ali , in un posto ben nascosto.
Provo , cado e ancora riprovo e
piano piano mi immergo in quel volo dell’anima.
Anch’io posso volare .
Si ricomincia.
Da me.
Mi guardo .
Qualcosa è cambiato.
Forse no .
Qualcosa è entrato.
Forse si .
Mi guardo .
E sono viva .
Non nasconderti dietro
quel velo
di rabbia
di cose non dette
di sogni nascosti
che restano accesi
nel buio profondo
di un giorno che nasce .
“Monica Zarba” 04/05/2020
Entrare nell’animo femminile mi affascina tantissimo. Scrutare i pensieri di noi donne , così forti e fragili allo stesso tempo è un’esercizio da cui non mi sono mai sottratta.
Una bozza di ritratto di donna, rimasto lì da molto tempo che voglio trasformare. Un pennello e un colore nero per cancellare e iniziare un nuovo quadro.
Arrivo al viso e capisco che quella donna sta prendendo nuove sembianze nella mia testa …vedo un velo ,un abito lungo, una donna nascosta.
Dietro quel velo una donna musulmana con l’Hijab!
Parola araba che letteralmente significa proteggere, nascondere, mettere a distanza.
Quali sentimenti si celano dietro quello sguardo? Qual’è il confine sottile tra l’obbligo e la convinzione ? Una sorta di fede verso Dio o una libertà ?
Il mio intento diventa un’esortazione per le donne a non nascondere mai le proprie emozioni, portare avanti le proprie idee e nella condivisione scoprire e celebrare la propria libertà espressiva.