Stasera la luna mi sembra
dipinta di luce
gli occhi sognanti che credono ancora
la bocca che accenna ad un timido bacio
il naso che odora questa notte d’estate.
In silenzio, qui,
respiro la tiepida notte di una stella cadente.
Stasera la luna mi sembra
dipinta di luce
gli occhi sognanti che credono ancora
la bocca che accenna ad un timido bacio
il naso che odora questa notte d’estate.
In silenzio, qui,
respiro la tiepida notte di una stella cadente.
Sicilia mia, bedda,
ti ho cullata dentro i miei pensieri
da quando sono nata
e ora, che ti abbraccio
ti ho riconosciuta e amata.
Terra arsa come sete d’estate
profumo d’oleandro che si tinge di rosa
luce bianca che illumina i pensieri
magma del vulcano che irrompe nella notte
rosso e arancio che danno sapore ad ogni amarezza
visi e voci di un passato che si fa presente
Ti porterò così nella profondità dei sentimenti
che danno senso ad una vita intera.
Nora è nel mio cuore. Quell’energia ancestrale, quel linguaggio segreto che nasce dalle pietre e nel mare da’ il suo libero sfogo. Ascolto i respiri delle ridenti anime che la abitano ancora . Lo sguardo verso i gabbiani e nel mare che abbatte ogni confine. Le voci di chi, prima di me ha intessuto storie, i passi lenti nelle vie pietrificate. Bisogna prendere fiato. Perché la bellezza è infinita : quasi un volo tra i graniti.
Ti guardo e non ti riconosco,
il vento caldo ha scompigliato i miei pensieri.
Mi guardo e mi conosco ancora ,
in questo specchio di mare e di nuvole leggere .
Altro vento sta per arrivare,
un’ aria fresca che profuma di nuovo.
Ed io l’assaporo con i capelli scompigliati dai pensieri.
Tutto doveva essere così come era previsto. Io , te , le lucciole a illuminare i nostri volti in cerca . I tuoi respiri nei miei che anelano a una parte di infinito . La vita è un attimo che fugge , non si puo’ scappare. Abbraccio questo attimo troppo breve per essere capito, ma…
Inseguo impaziente ogni strada sulla tua pelle, fuoco nel cuore e nei tuoi capelli. E mi fermo sulle colline che guardano il mare. E attendo con ardore ogni tuo segnale. Monica Zarba
Accetto che le nuvole mutino in un turbinio continuo Accetto che il tempo scorra al ritmo delle stagioni Accetto che il corpo mio diventi polvere Accetto che l’amore sfugga come i battiti del cuore Accetto che la vita sia unica e irripetibile
Non nasconderti dietro
quel velo
di rabbia
di cose non dette
di sogni nascosti
che restano accesi
nel buio profondo
di un giorno che nasce .
“Monica Zarba” 04/05/2020
Ho frugato nel cassetto dei ricordi, appena sveglia, stamattina. Un sogno mi ha detto di farlo.
Lui era li , sospeso in un limbo e annegato dentro un mare di pagine.
Apro e leggo .
Il passato è presente, il presente è passato, il futuro è già scritto.
Un’altra parte di me abita in un altro luogo.
Ogni quadro deve avere una propria vita, nasce da una mia emozione e da un mio vissuto, rimane nelle mie mani per un po’ di tempo , sapendo che prima o poi dovrà vivere altre vite e conoscere altre persone.
Mi piace immaginare le mie donne che negli scorci di tante stanze, ascolteranno ogni parola, ogni sussurro segreto, tutte le risate e i pianti.
Mi piace pensarle così, libere di percorrere la propria strada e capaci di trasmettere emozioni.
Arrivo’ la paura. Quel giorno. Senza preavviso busso’ alla mia porta.
Era estate e le valigie lì, pronte per un viaggio. Non avevo tempo .
Lei se ne ando’ ed io partii.
E poi venne l’autunno e le foglie degli alberi si vestivano di colori caldi e passionali.
Quel giorno avevo lasciato una finestra socchiusa e lei entro’. Ancora,senza una telefonata.
Alzai lo sguardo e la vidi. Rimasi immobile e attonita.
Lei si avvicino’ , con un passo di danza , e mi prese le mani.
Da quel giorno non ci siamo piu’ lasciate.
L’incredulità e una negazione del problema sono state le mie prime armi di attacco a questa cosa che improvvisamente arrivava nella mia e in altre vite. Quando sembrava che ancora tutto si potesse tenere sotto controllo e i divieti mi permettevano ancora di muovermi all’interno del comune di residenza ne ho approfittato per trascorrere piu’ tempo nel mio studio a dipingere . Ero felice perchè in quei momenti di confusione e di incertezze potevo trovare un posto dove tutto era come sempre … buttare sulla tela colori mi poteva fare evadere dalla quotidianità semisurreale.
Ma questo è durato solo pochissimi giorni…
Il mio studio è in una frazione del paese dove abito io e nel momento in cui c’è stato l’obbligo di restare a casa , improvvisamente non ho avuto piu’ la possibilità di dipingere. Qualche mese fa avevo fatto il trasloco definitivo di tutte le mie tele, colori etc. e andarli a riprendere era un impresa impossibile.
E ora cosa faccio ? Un senso di IMPOTENZA e un pizzico di RABBIA cominciano ad avere un piccolo sopravvento… ma poi penso alle persone che stanno male e mi dico SONO FORTUNATA …
Comincio a cambiare prospettiva e cerco di capire come utilizzare tutto il tempo che ho a disposizione stando in casa ……ho tanti progetti incompiuti ..mi metto a rielaborarli ….dal dire al fare c’è di mezzo ….la motivazione
Tutto scorre e niente sarà come prima ….
Tutto scorre come l’acqua che scende dal torrente… mi piace restare qui ogni mattina e rubare tanti attimi per sentire ogni mio respiro e disattivare ogni pensiero dettato dalla ragione.
Lo sento il sole che scalda la mia pelle e la brezza che si insinua tra i miei capelli.
E resto muta perchè le mie parole intralcerebbero cio’ che la natura mi sta comunicando.
E’ in questo luogo che le EMOZIONI ritrovano una dimensione di profondo contatto con la natura e me stessa.
E rimango nell’attesa di un rinnovato incontro in questo incanto di primavera.