Abbracci di stelle nella notte tempestosa,
luci accese nel buio dell’anima,
echi di voci lontane si fanno presente,
il dono più bello in questo giorno che muore.
Abbracci di stelle nella notte tempestosa,
luci accese nel buio dell’anima,
echi di voci lontane si fanno presente,
il dono più bello in questo giorno che muore.
In fila indiana,
sospesi in questo etere di fuoco
vaghiamo.
Nomadi erranti
che cercano, tra le nuvole, un posto
in cui trovare pace
e nell’inferno del fuoco che brucia
l’ardore ormai perso con gli anni .
Nora è nel mio cuore. Quell’energia ancestrale, quel linguaggio segreto che nasce dalle pietre e nel mare da’ il suo libero sfogo. Ascolto i respiri delle ridenti anime che la abitano ancora . Lo sguardo verso i gabbiani e nel mare che abbatte ogni confine. Le voci di chi, prima di me ha intessuto storie, i passi lenti nelle vie pietrificate. Bisogna prendere fiato. Perché la bellezza è infinita : quasi un volo tra i graniti.
Cammino nel deserto e guardo il mare . Il mio destino è li , ma non lo vedo. Sabbia dentro gli occhi . Il vento forte ha spazzato via tutte le certezze , sento il deserto nell’anima e la luce accecante dentro gli occhi. Affondo ogni passo nella sabbia e sento il fuoco che brucia ciò che mi sorregge. . Mi sento vacillare e vorrei bere acqua. Ma il mare ti inghiotte e non ti disseta. Lui basta a se stesso perché è l’infinito. Ma ho imparato con il tempo che il vento può anche accarezzarti, il fuoco scaldarti e il mare avvolgerti . E continuo il mio cammino.
Spesso butto colori a caso sulla tela . La mia anima vuole uscire dalla gabbia della razionalità. Non mi interessa il risultato e non penso neppure a dare un significato a ciò che faccio. In questo quadro c’è un pezzetto della storia di ogni opera che realizzo . sono i colori che avanzano e non voglio sprecare. Qui dentro si racchiudono tante storie e gesti . Ed è in questa gestualità “casuale” che l’inconscio si riconosce pienamente e si realizza la liberazione del cuore e dell’anima . Non abbiamo bisogno di comprare vestiti che ci mascherano , il nostro ce lo cuciamo noi con i nostri colori, le nostre forme , i nostri gusti e desideri . E quando ci entreremo saremo persone nuove.
Ho frugato nel cassetto dei ricordi, appena sveglia, stamattina. Un sogno mi ha detto di farlo.
Lui era li , sospeso in un limbo e annegato dentro un mare di pagine.
Apro e leggo .
Il passato è presente, il presente è passato, il futuro è già scritto.
Un’altra parte di me abita in un altro luogo.
Ogni quadro deve avere una propria vita, nasce da una mia emozione e da un mio vissuto, rimane nelle mie mani per un po’ di tempo , sapendo che prima o poi dovrà vivere altre vite e conoscere altre persone.
Mi piace immaginare le mie donne che negli scorci di tante stanze, ascolteranno ogni parola, ogni sussurro segreto, tutte le risate e i pianti.
Mi piace pensarle così, libere di percorrere la propria strada e capaci di trasmettere emozioni.